15 giorni in Giappone: itinerario di viaggio
Il Giappone mi ha rapito il cuore non appena messo piede sul suo suolo. Tanto che dopo il primo viaggio nel 2017 (il mio viaggio di nozze), ci sono tornata 9 mesi dopo!
Entrambe le volte sono stata in Giappone per 15 giorni che ritengo sia il periodo giusto per avere un buon assaggio del Paese del Sol Levante.
Voglio condividere qui l’itinerario del mio primo viaggio, quello più classico, ottimo per un primo viaggio in Giappone perché permette di apprezzare un po’ tutte le sue sfaccettature.
La cosa migliore è arrivare a Tokyo e ripartire da Osaka; probabilmente è un’opzione che costa leggermente di più ma che permette di risparmiare tempo e anche giorni di attivazione del Japan Rail Pass.
Bisogna considerare che un giorno serve per il volo, la differenza di fuso orario infatti fa sì che arriverete su suolo giapponese il giorno dopo rispetto alla partenza.
Il mio itinerario prevede quindi 14 notti effettive.
Itinerario in breve per 15 giorni in Giappone
- Volo per Tokyo
- 5 notti a Tokyo
- 1 notte a Takayama
- 1 notte a Shirakawa-go
- 1 notte a Kanazawa
- 4 notti a Kyoto
- 1 notte a Miyajima (con visita a Hiroshima)
- 1 notte a Osaka
- Ripartenza da Osaka Kansai
Tokyo
Probabilmente con 5 notti si potrà dire di aver solo scalfito la superficie di quello che Tokyo può offrire; forse solo dopo una vita si potrebbe affermare di conoscerla davvero, ma in fondo è quello che succede con tutte le grandi città.
Ma 5 giorni sicuramente permettono di avere un ottimo assaggio di questa metropoli costantemente in equilibrio tra tradizione e modernità.
E’ una città divertente, chiassosa, ma che sa dare spazio a luoghi di estremo silenzio. In parte è stato come rivedere una vecchia amica perché da divoratrice di anime (i cartoni animati giapponesi) fin da bambina, mi sembrava già di conoscerla.
Nonostante questo la prima volta forse non la avevo apprezzata tanto come la seconda, in cui ho scoperto davvero le diverse anime che cela dentro di sé.
I quartieri che non si possono lasciar sfuggire ad una prima visita sono:
Shinjuku

E’ un quartiere moderno e caotico che la sera si colora di insegne al neon e si riempie di persone che cercano come passare la serata. Nonostante questo nasconde degli angolini che sembrano farti entrare in un’altra città, come Omoide Yokocho, piccola stradina schiacciata dai binari dove si allineano minuscoli ristoranti e izakaya.
A Shinjuku è presente anche il quartiere a luci rosse di Kabukicho, che risulta comunque sicuro.
Sicuramente il quartiere dà il meglio di sé la sera.
Ueno

E’ uno dei quartieri storici della città. L’attrazione maggiore è il suo enorme parco. E’ uno degli spot per l’hanami preferiti dai giapponesi, ma è molto bello passeggiarci anche durante il resto dell’anno. Ogni tanto si incontra un santuario o un tempio, di cui il più bello è sicuramente il Betendo, un tempio a pianta circolare affacciato sul laghetto.
A proposito di laghetto: prendere una delle piccole barche a forma di cigno e fare un giro sul laghetto è molto romantico e rilassante.
Asakusa

Rimane sicuramente il mio quartiere preferito. Rispetto al resto della città i palazzi sono meno alti e si respira un’atmosfera un po’ retrò che ha fatto entrare questo angolo di città nel mio cuore.
L’attrazione maggiore è sicuramente il tempio buddista più antico di Tokyo, il Senso-ji, e la via Nakamise dori, una grande strada che porta dall’imponente portale al cuore del tempio, costellata di piccoli negozi di souvenir e artigianato.
Nelle vie laterali sono presenti negozietti che vendono artigianato e anche Kimono usati a prezzi abbordabili!!
Harajuku e Shibuya

I giovani di Tokyo si radunano qui. Anche ad Harajuku convivono vicinissime tradizione e modernità. Da un lato il santuario Meiji con il suo imponente torii (il portale dei santuari shintoisti) che sembra condurre ad un altro mondo. All’interno del parco e sul sentiero che porta alla parte centrale del santuario si può sentire solo il rumore del frusciare del vento tra le foglie, mentre a pochi metri di distanza si snoda una delle vie più strambe e caotiche della città: Takeshita dori. Negozi di moda giovanile per tutti i gusti, dalle lolita, agli abiti ispirati alle uniformi scolastiche, al dark; negozi di abiti per cani; enormi zucchero filato arcobaleno….è proprio per questo che la amo!
Shibuya invece è conosciuta soprattutto per l’incrocio più trafficato al mondo, ma anche qui ci sono numerosi negozi di moda e centri commerciali (primo fra tutti lo Shibuya 109) e anche molti locali dove mangiare un boccone.

Akihabara

Il tempio dei nerd! Nato come quartiere dell’elettronica, nonostante in parte preservi questo aspetto ora è diventato soprattutto il paradiso di appassionati di anime e manga. Ci sono interi palazzi che vendono gadget ispirati ai più famosi cartoni animati. E’ da vedere anche se non si è appassionati.
Odaiba

E’ un’isola artificiale che si trova nella baia di Tokyo. Da vedere il Gundam gigante, il bellissimo Rainbow bridge che la collega alla terraferma, i due centri commerciali Palette Town e Venus Fort (quest’ultimo decisamente kitsch: di ispirazione rinascimentale ha addirittura una riproduzione della bocca della verità!). Da qualche anno l’attrazione maggiore è il Team Lab Borderless: un museo digitale con il quale entrare davvero in realtà parallele! Purtroppo ha aperto dopo la mia ultima visita ma ho visto immagini e video spettacolari!
Escursioni da Tokyo
Da Tokyo inoltre è possibile fare anche delle escursioni in giornata: le più famose sono Nikko, Kamakura e il monte Fuji.
Per il monte Fuji bisogna assicurarsi però che ci sia bel tempo (i periodi migliori sono forse in primavera ed in autunno). Non fate l’errore di andare in estate come ho fatto io! Di solito la grande umidità di questo periodo fa si che il monte non si faccia vedere. Non ci credete? Date un’occhiata a questa foto….alle nostre spalle dovrebbe esserci il Fuji!

Per il nostro secondo viaggio siamo stati invece a Kamakura in giornata, e la consiglio vivamente…fosse anche solo per il Buddha gigante.
Dove dormire a Tokyo?
Il quartiere più comodo è probabilmente Shinjuku: dalla sua stazione si raggiungono tutti i punti della città e ci si muove anche fuori città.
A volte gli hotel qui sono un po’ più cari però. Mi sono trovata benissimo al Citadines central Shinjuku.
Nonostante tutto ho preferito alloggiare ad Asakusa. Muoversi a volte è un po’ più lungo, ma la sera preferisco fare una passeggiata rilassante nei dintorni del Senso-ji illuminato e senza la folla del giorno, e magari dedicare a luci al neon e sale giochi soltanto una sera.
Ho alloggiato allo Shirobara Inn Asakusa. E’ sicuramente un po’ vecchiotto ed essenziale, ma pulito ed economico e con personale gentile.
Takayama

Una piccola cittadina ai piedi di quelle che vengono chiamate Alpi Giapponesi. Takayama conserva molto dell’aspetto di un tempo. Le sue vie con le case tradizionali in legno che ospitano negozi, ristoranti o fabbriche di sakè mi hanno fatto fare un salto nel passato.
Ho apprezzato anche una parte di solito meno visitata, quella della collina di Higashiyama Teramachi con il suo susseguirsi di templi e santuari: un’oasi di pace e silenzio dove ritrovare un po’ di spiritualità. C’è anche un bellissimo cimitero nel bosco.
Dove dormire a Takayama?
Se potete pernottate in un Ryokan, ossia un albergo tradizionale. Io sono stata al Ryokan Odakaso Yamanoiori e mi sono trovata bene. Inoltre per chi non morisse proprio dalla voglia di dormire sul tatami (ma vi ricredereste se lo provaste perché in realtà è davvero comodo), qui abbiamo trovato una stanza tradizionale ma con letti all’occidentale.
Shirakawa-go

E’ una minuscola cittadina formata da un centinaio di case tradizionali in stile Gassho zukuri, in legno e con il tetto in paglia che assume una forma che ricorda quella delle mani giunte in preghiera e che è perfetta per far scivolare la neve che in inverno cade abbondante.
Camminare in questo villaggio, soprattutto nel tardo pomeriggio quando le orde di turisti tornano a casa, fa ben immaginare come dovesse essere la vita contadina negli anni passati.
Di solito si preferisce fare una visita di 3-4 ore e poi proseguire con il viaggio. Io e mio marito abbiamo scelto di dormirci ed è una delle esperienze che ricordo con maggior affetto.
Kanazawa

E’ una città moderna, ma che ha conservato quasi perfettamente due quartieri: quello di Nagamachi dove sono presenti diverse case una volta abitate da samurai, e quello di Higashi Chaya il vecchio distretto delle geisha.
Inoltre Kanazawa ospita anche uno dei 3 più bei giardini del Giappone: il Kenroku-en.
Vi consiglio di alloggiare in zona stazione che è comodissima per tutti gli spostamenti. Io ho dormito al Ana Crown Plaza Kanazawa. Sicuramente la fascia di prezzo è medio-alta (in fondo era il nostro viaggio di nozze), ma le stanze sono davvero grandi per gli standard giapponesi, e la colazione compresa era buona.
Kyoto

Kyoto è la mia città del cuore. Potrei facilmente viverci e per me è una delle più belle città del mondo.
Ad un primo occhio la cosa che viene da pensare arrivando alla stazione è: “Questa è Kyoto? La città delle geisha? L’antica capitale? Dove sono i templi e i santuari, dove le stradine acciottolate con le case in legno?”
Kyoto è così, si svela solo se hai la pazienza di esplorarla a fondo. E’ come se volesse nascondere ad una prima vista le sue gemme più belle.
Per me il suo meglio Kyoto lo esprime in un quartiere: Higashiyama. Potrei tranquillamente passare 5 giorni qui e non stancarmi, tanta è la delicatezza che si respira in questo posto.
Ma la città ha sicuramente tanto da offrire nonostante molti limitino la visita a pochissimi giorni.
Le principali attrazioni sono sparse in vari punti della città e può risultare un pochino difficile raggiungerle se non si ha in mente prima un itinerario. E’ bene quindi abbinare luoghi che siano vicini tra loro per evitare lunghi spostamenti.
Higashiyama e Gion

Sono per me i due quartieri più belli. Quelli che vengono in mente se si pensa a Kyoto, con le case tradizionali in legno e le strade pavimentate. Higashiyama si può girare tranquillamente a piedi toccando i punti di maggiore interesse come il Kiyomizu dera e il parco Maruyama e facilmente si raggiunge Gion dove ci si può fermare per cenare la sera e magari cercare di avvistare una Geisha o una Maiko.
Sentiero del filosofo

Partendo dal tempio d’argento (che in realtà d’argento non ha nulla, ma ha un bellissimo giardino), il Ginkaku-ji, si può percorrere tutto il percorso del filosofo, una piccola via costeggiata da un canale chiamata così perché il filoso Nishita Kitaro faceva la sua passeggiata quotidiana proprio qui. E data la tranquillità che qui si respira sembrerebbe proprio un posto perfetto per riordinare i pensieri. Proseguendo si arriva fino al tempio Nanzen-ji (che consiglio di visitare insieme al suo giardino Konchi-in).

Nella stessa giornata si può visitare il santuario Heian o il palazzo imperiale o il castello Nijo.
Fushimi Inari e Nara

Trovandosi sulla stessa linee ferroviaria è consigliabile visitarle nella stessa giornata.
Il Fushimi Inari è il bellissimo santuario dedicato a Inari, la dea del riso e del sakè. Lungo il sentiero che si snoda nel bosco sulla collina si trova un tunnel con più di 10000 torii rossi. Lungo il percorso si trovano anche un laghetto e alcuni piccoli santuari inferiori e se si riesce a scappare dalla folla si può sperimentare una forte sensazione di misticismo.
Nara è una delle vecchie capitali del Paese, ed è famosa soprattutto per i suoi cerbiatti che gironzolano liberi nel parco della città e che sono stati anche dichiarati Patrimonio Unesco.
Le attrazioni principali sono il tempio Todai-ji con il suo imponente Buddha di bronzo e il santuario Kasuga-taisha.

Arashiyama + Kinkaku-ji + Ryoan-ji

Arashiyama si trova alla periferia ovest di Kyoto ed è nota soprattutto per il suo bosco di bamboo (è più un boschetto in realtà). Nonostante sia affascinante farci un giro, ad Arashiyama c’è molto di più. Il tempio Tenryu-ji con il suo bel giardino, ma anche semplicemente fare una passeggiata fino al ponte Togetsu-kyo e lungo il fiume. Se ci si vuole spingere più lontano, molto bello è anche il tempio Gio-ji quasi completamente coperto di muschio, la strada saga toriimoto dove sono preservate delle abitazioni tradizionali e il tempio Otagi nenbutsu-ji dove si trovano circa 1200 statue che rappresentano i discepoli del Buddha, ognuna commissionata da una persona diversa.
Alla visita ad Arashiyama è semplice abbinare la visita al tempio d’oro, il Kinkaku-ji, che sebbene unico, io ho trovato decisamente “troppo”, e al Ryoan-ji che presenta un giardino zen con la caratteristica che i suoi 15 sassi non sono mai visibili tutti insieme da qualsiasi punto li si guardi.
Ho decisamente preferito questo sia per la particolarità del giardino, sia per la maggiore pace che si respira qui, sia per la presenza anche di un piccolo parco al suo interno in cui passeggiare un po’.

Dove dormire a Kyoto?
A Kyoto consiglio di alloggiare in zona stazione se si ha intenzione di spostarsi anche verso delle cittadine nelle vicinanze. La prima volta ho alloggiato al Miyako hotel. Hotel super, ma nella fascia alta di prezzo.
Ma io ho decisamente preferito l’alloggio della seconda volta. Rinn Shichijo Ohashi bridge si trova nel cuore del quartiere di Higashiyama, ed è un piccolo albergo con dei proprietari gentilissimi e le stanze sono fornite anche di una piccola cucina e una lavatrice. La stanza era grande per gli standard giapponesi ed inoltre è anche vicino alla fermata metro shichijo.
Hiroshima e Miyajima
Credo che visitare Hiroshima durante un viaggio in Giappone sia d’obbligo. E’ una tappa dura, ma che va fatta per capire a fondo cosa è successo quel 6 Agosto del 1946 affinché cose del genere non si ripetano.
E’ oggi una città vivace, ovviamente completamente moderna. L’unico edificio conservato è quello soprannominato “cupola della bomba atomica” che, pur trovandosi quasi nel punto preciso dell’esplosione della bomba, è rimasto in piedi.

Essendo solo di passaggio mi sono soffermata sulla visita al museo e al parco della pace.
Il museo è stato un pugno nello stomaco, per tutta la visita è stato difficile parlare, se non per chiederci con mio marito come sia stata possibile una cosa del genere. All’interno è ricostruita la storia di quel giorno, si possono ascoltare testimonianze dei sopravvissuti e sono conservati oggetti di uso comune. Indimenticabile l’orologio fermo alle 8 e 15 e le bottiglie di vetro fuse.
Nel parco della pace arde una fiamma che sarà spenta solo quando l’ultimo ordigno nucleare presente sul pianeta verrà distrutto.
Nel pomeriggio mi sono spostata sull’isola di Miyajima e ho pernottato lì. La sera l’isola è bellissima ma si può anche scegliere di invertire la visita e pernottare ad Hiroshima.

Miyajima è famosa per ospitare quella che è considerata una delle 3 viste più belle del Giappone: il torii del santuario di Itsukushima che nei momenti di alta marea sembra galleggiare sull’acqua.
Vedere il sole tramontare dietro le colline in lontananza e mandare i suoi ultimi raggi dorati a riflettersi sul rosso del torii e del santuario è qualcosa da togliere il fiato, che si può solo contemplare in silenzio.
Oltre alla visita del santuario ho passeggiato per i viottoli dell’isola dove sono presenti diversi negozi di artigianato e dove ogni tanto si incontra qualche cerbiatto curioso.
Dove dormire a Miyajima?
Ho pernottato al Miyajima grand hotel Arimoto, in una bellissima stanza tradizionale che aveva anche una piccola vasca all’aperto, rifornita di acqua termale, dove poter fare il bagno in privato. Era inclusa anche una cena Kaiseki nel ristorante dell’albergo.
E’ presente anche un onsen pubblico che ho adorato. Una volta passato quell’iniziale imbarazzo di mettersi nudi insieme a sconosciuti è rilassantissimo.
Il prezzo non è certamente basso ma è un lusso che ci siamo voluti concedere per il nostro viaggio di nozze.
Osaka

Osaka è una città diversa dalle altre del Giappone: più rumorosa, leggermente più sporca (sempre per gli standar giapponesi!), insomma meno “rigida” e molto divertente!
Essendoci stata solamente una giornata e mezzo ho dovuto limitare le cose da vedere.
Ho visitato:
- Den Den Town: una Akihabara più piccola ma più economica e ben fornita se si è amanti del genere: io e, soprattutto, mio marito lo siamo!
- Castello: è in gran parte ricostruito ma conserva comunque la sua bellezza
- Dotonbori: non si può non passare da qui. Osaka è la patria del cibo, in particolare dello street food, e in questa via se ne trova di ogni tipo.
E ogni ristorante ci tiene a far sapere a tutti cosa cucina, con delle insegne gigantesche che spesso si muovono anche! Un granchio enorme, una mano che tiene del sushi, perfino una mucca gigante ed un pesce palla che si gonfia e si sgonfia….ci siamo divertiti come dei pazzi!
Si può arrivare fino al canale per fare la foto di rito con l’atleta dell’insegna Glico e al ponte ebisubashi. - Shinsaibashi-suji ed Ebisubashi-suji: vie coperte ottime per un po’ di shopping
Ad Osaka ho dormito all’hotel Monterey Grandsmere e mi sono trovata benissimo! Inoltre è proprio vicino a Dotonbori!
Se state pensando di organizzare il vostro primo viaggio in Giappone per 15 giorni, questo è l’itinerario più classico, che vi permetterà di vedere i luoghi simbolo del Giappone. Di solito amo cercare posti meno frequentati dai turisti, ma se questi posti che ho elencato sono in praticamente tutti gli itinerari di viaggio c’è un motivo: alcuni di loro sono i più belli che il Giappone ha da offrire.
E voi avete visto questi luoghi? Se no, vi ho messo voglia di visitarli? Fatemelo sapere nei commenti!

Diletta
Amo il tè caldo, il profumo dei dolci alla cannella e le luci di Natale. Immagino spesso la vita nel passato e sogno ad occhi aperti diverse vite future, cercando di imparare a godere del presente. Adoro alla follia l'Estremo Oriente e le sue storie. Penso spesso che vorrei vivere in Giappone. Credo che l'amore e la gentilezza possano cambiare il mondo.

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