Cosa fare a Santorini in 7 giorni: alla scoperta della perla delle Cicladi
Santorini per me ha un significato affettivo che va oltre l’innegabile bellezza del paesaggio. E’ stato il primo viaggio che ho fatto con quello che è poi diventato mio marito, una meta romantica, perfetta per due fidanzatini. Ci ha colpiti così tanto che siamo tornati dopo 3 anni, quindi per me è un po’ come casa.
E’ un’isola che sorprende con le sue viste mozzafiato e gli scorci più intimi, di una bellezza così prorompente da venir soprannominata la perla delle Cicladi, l’arcipelago di cui fa parte.
Nonostante sia piccola, l’isola ha molto da offrire e in questo articolo voglio suggerirvi cosa fare a Santorini in 7 giorni.

Informazioni generali
Santorini è un’isola vulcanica che fa parte dell’arcipelago delle Cicladi, nel mare Egeo.
L’isola ha una forma particolare a mezzaluna, che si è creata in seguito ad una forte eruzione avvenuta nel 1600 a.C. circa. Inizialmente infatti l’isola era circolare, ma a seguito dell’eruzione il cratere centrale è collassato ed è stato invaso dal mare; questo ha creato quella vista mozzafiato che tanto ci affascina oggi: le nere scogliere scoscese che si affacciano sui resti della caldera al centro della mezzaluna.
Cosa fare a Santorini in 7 giorni
Le spiagge
Bisogna ammetterlo, se si cerca mare cristallino e spiagge paradisiache si è nel posto sbagliato.
La natura vulcanica dell’isola fa sì che la maggior parte delle spiagge siano formate da piccoli sassolini neri che donano al mare un colore blu intenso.
Questo non significa che non vale comunque la pena di andare al mare a Santorini. L’acqua è pulitissima, ma quello che ho apprezzato di più nelle sue spiagge è la quiete e il relax che si possono godere. Niente di lontanamente simile agli ombrelloni ammassati sulle nostre spiagge e al doversi allontanare chissà quanto per trovare un pezzetto di mare tutto per noi. In più affittare gli ombrelloni è decisamente più economico che in Italia!
Le spiagge più “comode” sono sicuramente quelle di Perissa/Perivolos e di Kamari. Sono la prosecuzione una dell’altra separate da un promontorio. Kamari è forse quella maggiormente frequentata dai giovani e più viva anche la sera.

Una spiaggia decisamente più spettacolare è la spiaggia rossa, anche se nettamente più affollata e un po’ più faticosa da raggiungere. Deve il suo nome al colore delle scogliere a picco sul mare, che donano al fondale un colore decisamente più turchese rispetto alle altre spiagge. Si può arrivare ad un parcheggio tranquillamente con il proprio mezzo e poi scendere un piccolo sentiero fino alla baia dove si trova la spiaggia.

Le cittadine
Le piccole città affacciate sulla caldera sono la parte dell’isola che lascia senza fiato.
Le casette bianche che sembrano quasi aggrapparsi alla scogliera per non cadere giù, il turchese delle cupole delle chiesette che interrompe ogni tanto la monotonia del bianco, il blu intenso del mare, quella vista spettacolare sulla caldera rendono queste cittadine un paesaggio da cartolina che non può che lasciarci senza parole per la sua bellezza.
- Oia: è l’immagine che tutti hanno in mente quando si pensa a Santorini, soprattutto ai suoi tramonti. Una piccola bomboniera bianca, spruzzata ogni tanto dal blu della cupola di una chiesetta. Percorsa da eleganti vicoli dai quali ogni tanto si apre una vista mozzafiato sulla caldera.
E’ bellissima, forse la più bella di tutte, ma personalmente l’ho trovata un po’ troppo costruita ad arte.
Famosissima per il suo spettacolare tramonto sulla caldera che si dice essere uno dei più bei tramonti al mondo; non posso che essere d’accordo.

- Thira: è la capitale dell’isola e si trova proprio nel centro della mezzaluna, esattamente di fronte alla caldera. E’ un intricato insieme di vicoletti dove si affacciano negozi e ristoranti. La vista sulla caldera è spettacolare e vale la pena fermarsi a prendere qualcosa da bere in uno dei tanti locali che affacciano sul mare e contemplare come l’uomo sia riuscito perfettamente ad adattarsi alla natura, costruendo le tante casette bianche abbarbicate alla scogliera.
Vale la pena anche di scendere giù al porticciolo tramite la scalinata che può essere percorsa a piedi o a dorso degli infaticabili asinelli. Per risalire si può prendere anche una funivia che permette di avere una prospettiva diversa sulla città.
Tra tutte è certamente la cittadina più viva la sera.

- Firostefani: anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un piccolo gioiellino bianco, punteggiato ogni tanto dalle porte celesti.
Diversamente da Oia e Thira però, questa piccola cittadina ospita soprattutto alberghi o studios di lusso con affaccio sul mare; vale la pena fare comunque una passeggiata per apprezzarne la bellezza, ma non c’è molto altro da poter fare.

I piccoli borghi
Santorini non ha solo spettacolari viste a picco sul mare e incantevoli tramonti da offrire, ma anche dei piccoli borghi fermi nel tempo, in cui perdersi e assaporare uno sprazzo di vita che ci porta indietro di 50 anni.
E’ anche per questo che l’isola mi è rimasta così tanto nel cuore: offre diversi siti, adatti a tutte le preferenze.
- Pyrgos: un incantevole piccolo borgo fermo nel tempo, che sorge su un altura. Venire qui significa non solo fare un viaggio indietro di 50 anni, ma anche sfuggire alle folle che spesso prendono d’assalto le cittadine più famose e godersi un po’ di pace.
Ho adorato perdermi tra il suo intricato insieme di vicoli bianchi e ritrovarmi ogni tanto ad osservare una cupola blu quasi spuntata dal nulla o a fare amicizia con uno dei tanti gatti.
Salendo fino alle rovine del castello ho potuto osservare quello che è forse il tramonto che più mi è rimasto nel cuore, proprio perché vissuto in intimità. Qui il mare è lontano ma lo si può ammirare e contemplare dall’alto, oltre le distese di viti.
Di questa visita conservo anche con affetto la cena in un minuscolo ristorante a gestione familiare, Penelope’s, con 6 piccoli tavolini sistemati per strada, ma un ospitalità grande e una cucina buonissima.

- Emporio: è un piccolo borgo molto vicino a Perissa, se possibile ancora meno frequentato di Pyrgos. Un agglomerato di vicoletti, alcuni minuscoli, dove si affacciano le piccole porte colorate delle case. Non ci sono le classiche casette bianche con le porte celesti, e non c’è la vista sulla caldera, ma è un luogo dall’atmosfera pittoresca che vale la pena di visitare.
Durante la passeggiata siamo stati avvicinati da un signore; inizialmente non capivamo se avessimo sbagliato qualcosa, magari infilandoci in un vicolo privato. Invece voleva solo invitarci al suo bar appena aperto! E’ molto piccolo ma con un bello spazio dove la vista può arrivare fino al mare!

Una cena in riva al mare
Siamo abituati a pensare ai locali vista mare come quelli affacciati sulla caldera, abbarbicati alla scogliera. Ma ci sono dei posticini in cui si può cenare in tranquillità proprio sul mare, mangiando dell’ottimo pesce che più fresco di così è impossibile.
- Baia di Amoudi: una piccola baia che si trovo alla fine di una lunga scalinata che parte da Oia. Ci sono alcuni ristoranti dove mangiare del pesce, scegliendolo direttamente da vasche rifornite dall’acqua di mare.
Io ho provato il Sunset: alcuni dei tavoli sono quasi dentro il mare e offre pesce freschissimo.
- Akrotiri: si trova nella parte più a sud dell’isola e vi consiglio una gita qui per salire fino al Faro e ammirare la vista da quassù: è spettacolare. Si può osservare la caldera da una posizione diversa rispetto alla solita, ma soprattutto si rimane affascinati dall’imponenza delle scogliere plasmate dal mare e dalle eruzioni.
Il paese invece è molto piccolo e non c’è molto da fare se non osservare la vita dei vecchietti che chiacchierano seduti fuori dalle chiese. C’è però una piccola baia con un porticciolo, poco frequentata e quindi molto intima e romantica. Sulla baia affacciano alcuni ristoranti e io e mio marito abbiamo mangiato da Nicola’s cavern taverna, un piccolo ristorante scavato nella roccia che offre pesce freschissimo.

Escursione al vulcano
Tra le cose da fare a Santorini in 7 giorni l’attività più particolare è l’escursione sul vulcano di Nea Kameni.
Le escursioni sono tutte molto simili e sono prenotabili in diverse agenzie, e spesso offerte anche dai vari rental car sparsi per l’isola. Noi abbiamo prenotato proprio tramite uno di questi a circa 20€ a persona.
Le barche partono da diversi porti, quello di Athinios, di Thira o di Oia.
La prima tappa è un’escursione fino in cima alla bocca del vulcano attivo di Nea Kameni.
La salita è abbastanza faticosa soprattutto per il caldo soffocante, ma si viene ripagati dalla vista di un paesaggio lunare, costellato di rocce che hanno assunto colori diversi a seconda di quali gas sono penetrati durante il raffreddamento; si possono osservare anche dei punti da dove fuoriescono esalazioni di zolfo.
Arrivando al punto più alto e girandosi a 360°, si può ammirare tutta l’isola e la sua forma a semiluna.

La seconda tappa prevede un bagno nelle sorgenti di acqua ferrosa di Palea Kameni; l’attività vulcanica e la grande quantità di materiali ferrosi provenienti da essa hanno donato all’acqua un colore arancione e una temperatura decisamente più alta rispetto a quelle circostanti. Si possono anche improvvisare dei fanghi fai da te. Attenzione al costume però! Meglio indossarne uno scuro altrimenti rischia di macchiarlo definitivamente di arancione.

L’ultima tappa è un giro sull’isoletta di Thirasia, dove le acque sono decisamente più cristalline rispetto a quelle di Santorini e dove ci si può rilassare per il pranzo in uno dei tanti piccoli ristoranti sulla baia.
Come muoversi a Santorini
Ci sono delle linee di autobus ma sono decisamente lente e affollate nelle ore principali; inoltre fanno sempre capo alla stazione di Thira per cui bisognerà spesso cambiare qui.
La cosa migliore è affittare un mezzo. Consiglio di evitare la macchina perché i parcheggi non sono tantissimi; la cosa migliore è un motorino o, se si è pratici, un quad. Le strade sono ben tenute e tutta l’isola è percorsa da una strada principale per cui è semplice muoversi. Inoltre i prezzi per l’affitto sono decisamente economici! Di solito si aggirano intorno ad una decina di euro al giorno.
Qualche piccolo consiglio finale
- Il sole picchia davvero forte, ma si rischia di non accorgersene perché l’isola è molto ventilata, quindi mettete sempre la protezione!
- A proposito di vento, il famoso Meltemi; si alza soprattutto la sera, quindi, sebbene di giorno le temperature superino abbondantemente i 30°, la sera è spesso necessario coprirsi con una felpa o un maglioncino, soprattutto sul motorino!
- In generale tutti i ristoranti sono molto più economici degli standard italiani, ma un piccolo trucco per capire in che fascia si posizionano è quello di guardare il prezzo dell’insalata greca (ci sono quasi sempre i menù all’esterno): tra 4,5 e 7€ il ristorante è conveniente/nella media.
Santorini conserverà sempre un posto magico nel mio cuore: il forte contrasto tra il bianco abbacinante delle case e il blu profondo del mare, i suoi vicoletti che all’improvviso si affacciano a strapiombo sul mare, i meravigliosi tramonti, la simpatia e l’accoglienza delle sue persone, il buonissimo cibo contribuiscono a renderla davvero una perla rara.

Spero di aver fatto viaggiare un po’ anche voi con questi racconti e di avervi aiutato a scegliere cosa fare se vi trovate a Santorini per 7 giorni.
Se avete altre domande non esitate a farmele nei commenti e se vi è piaciuto condividete il post con i vostri amici!

Diletta
Amo il tè caldo, il profumo dei dolci alla cannella e le luci di Natale. Immagino spesso la vita nel passato e sogno ad occhi aperti diverse vite future, cercando di imparare a godere del presente. Adoro alla follia l'Estremo Oriente e le sue storie. Penso spesso che vorrei vivere in Giappone. Credo che l'amore e la gentilezza possano cambiare il mondo.

Innamorarsi del tramonto a Santorini
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